Sguardi

La casa del dono

“La casa del Dono” è uno sguardo sull’oratorio per esplorare, indagare e portare alla luce, con il metodo proprio di una ricerca, quanto e come il contesto e il metodo oratoriano sia generativo in ordine alla gratuità e al dono di sé

Le esperienze dell’oratorio sono possibili grazie alla presenza di numerosi volontari motivati, che decidono di spendere tempo ed energia per la propria comunità: a tal proposito basti pensare al servizio di animazione al Grest (prima occasione di “sperimentazione” a favore degli altri), alla catechesi, al volontariato svolto nei contesti del teatro e dello sport, alla gestione del bar e della segreteria, a quella dei canali social dell’oratorio oppure – ancora – al servizio svolto durante le sagre e le feste.

L’intento principale della ricerca “La casa del Dono”, commissionata da ODL e condotta dall’Università Cattolica del Sacro Cuore si è delineato, quindi, come naturale volontà di esplorare l’oratorio quale luogo generativo di una cultura e di una pratica del dono ancora possibili. La ricerca è stata strutturata in due fasi.

Una fase iniziale, con la quale si è voluto ricostruire, attraverso la viva voce di alcuni volontari, i tratti peculiari delle loro esperienze di impegno e di servizio in oratorio (le motivazioni, le modalità di partecipazione, le forme di apprendimento e di consolidamento dei legami), ponendo attenzione alla varietà dei profili dei volontari ingaggiati e alla peculiarità dei contesti territoriali.

Una seconda fase, attraverso la quale si è cercato di approfondire l’impatto che le esperienze di volontariato vissute in oratorio hanno avuto sulla maturazione di scelte di impegno politico, sociale e culturale che sono successivamente state assunte nel contesto più ampio della scelta di vita.

Tutti i testimoni coinvolti dalla ricerca “La casa del Dono” hanno posto in risalto alcuni temi essenziali tipici della vita dell’oratorio quali, ad esempio, quello della reciprocità e del dono, della condivisione e convivialità, dell’amicizia e dell’incontro intergenerazionale, della formazione e della fede.

Ne è emerso un quadro composito – ricco e variegato al tempo stesso – che ha dimostrato e sostenuto la tesi iniziale, secondo la quale davvero in oratorio anche grazie alla forma del volontariato “si cresce e si impara” il valore del dono di sé, della cura dell’altro e – in sostanza – del tempo speso a favore del prossimo.

Clicca qui  per scaricare la ricerca in formato PDF

22 Ottobre 2024