Nel pieno rispetto della legislazione vigente nazionale e regionale e delle competenze degli Organi periferici del Ministero della Cultura in materia di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale,
nel quadro dell’art. 12 n. 1, commi primo e secondo dell’Accordo di revisione del Concordato lateranense del 1984, secondo lo spirito e la lettera delle Intese tra il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana del 18 aprile 2000 e del 26 gennaio 2005,
tenuto conto della Convenzione tra l’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione del Ministero della Cultura e la Conferenza Episcopale Italiana circa le modalità di collaborazione per l’inventario e il catalogo dei beni culturali mobili appartenenti a Enti e Istituzioni ecclesiastiche dell’ 8 aprile 2002:
PREMESSO
che tra i fini istituzionali della Regione Lombardia c’è la valorizzazione dei beni e servizi culturali di interesse regionale;
che la Regione Ecclesiastica Lombardia, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto, promuove un’azione pastorale comune tra le Diocesi che la compongono anche in relazione alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso;
che i beni culturali di interesse religioso rappresentano una parte assai rilevante del complesso dei beni culturali esistenti in Lombardia ed incorporano un interesse ecclesiale specifico, in quanto testimonianza di fede cristiana;
che appare opportuna un’Intesa tra Regione Lombardia e Regione Ecclesiastica Lombardia, al fine di ottimizzare gli interventi tesi alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso presenti nel territorio lombardo;
riconoscendo che la Regione Ecclesiastica Lombardia rappresenta un soggetto portatore di interesse di fondamentale rilevanza per lo sviluppo integrato del territorio, per la portata rappresentativa, per l’articolazione delle attività e delle potenzialità di attivazione di processi virtuosi per l’intero contesto territoriale;
VISTA la l.r. 7 aprile 2016 n. 25 “Politiche regionali in materia culturale – Riordino normativo”
TRA
Regione Lombardia, rappresentata dall’Assessore pro-tempore alla Cultura, prof. Stefano Bruno Galli, delegato del Presidente della Regione Lombardia
e
la Regione Ecclesiastica Lombardia (C.F. 97179710153) rappresentata da S.E. Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, Delegato della Conferenza Episcopale Lombarda per i Beni Culturali, autorizzato alla stipulazione del presente Protocollo d’Intesa con delibera in data 26 marzo 2021 della Conferenza Episcopale Lombarda, organo che esprime il governo collegiale della Regione Ecclesiastica Lombardia, e informati i Vescovi delle Diocesi la cui circoscrizione comprende parte del territorio della Regione Lombardia,
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1
- La Regione Lombardia e la Regione Ecclesiastica Lombardia cooperano, nell’ambito delle proprie competenze, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso di qualsiasi natura, di proprietà di Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti operanti nella Regione Ecclesiastica Lombardia, di enti pubblici e di persone giuridiche private senza fine di lucro in attuazione della legislazione regionale di settore e di ogni altra normativa applicabile a tale fine ivi inclusa, in relazione alle attività di sostegno a favore di soggetti privati, il rispetto della normativa sulle procedure di evidenza pubblica.
- La Regione Ecclesiastica Lombardia favorisce la pubblica fruizione del patrimonio culturale di interesse religioso per finalità culturali e didattiche, nel rispetto delle esigenze proprie di ciascun Ente proprietario e di tutela dello stesso patrimonio.
- In particolare si individuano, a titolo esemplificativo, i possibili settori di intervento:
- recupero e restauro del patrimonio monumentale ed artistico di interesse religioso;
- attuazione di interventi d’urgenza a seguito di calamità naturali;
- inventariazione, catalogazione e documentazione di detto patrimonio;
- riordino, inventariazione e utilizzo del patrimonio archivistico ecclesiastico anche a fini di ricerca e divulgazione in campo storico;
- tutela, catalogazione, arricchimento e fruizione del patrimonio bibliografico e bibliotecario ecclesiastico nell’ambito del Servizio Bibliotecario Nazionale — SBN.
- realizzazione, riordino e fruizione di musei di arte sacra;
- promozione di celebrazioni e manifestazioni particolari dirette alla valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso;
- promozione di iniziative tendenti ad agevolare e diffondere la conoscenza, la valorizzazione e la fruizione pubblica del patrimonio storico e artistico degli Enti ecclesiastici lombardi, con particolare riguardo alle realtà educative e culturali presenti nel territorio regionale, nel rispetto delle esigenze proprie di ciascun bene e di tutela dello stesso;
- organizzazione di corsi di formazione e di aggiornamento per volontari che gratuitamente possano coadiuvare fedeli e visitatori a comprendere i significati culturali e religiosi dei beni culturali ecclesiastici, in particolare nella visita delle chiese e dei tesori di arte e fede
- in esse contenuti e dei musei ecclesiastici.
- In vista del perseguimento degli obiettivi di collaborazione di cui al presente articolo le Parti si impegnano ad assicurare, attraverso le strutture e gli organi competenti, ogni utile scambio di informazioni.
- La materia delle catacombe cristiane rimane estranea al presente Protocollo d’Intesa, per essere la stessa rimessa alla disponibilità della Santa Sede, ai sensi dell’articolo 12 dell’Accordo tra Santa Sede e la Repubblica Italiana di revisione del Concordato lateranense, sottoscritto il 18 febbraio 1984.
ART. 2
- Regione Lombardia si impegna a sostenere le iniziative frutto della Presente Intesa nell’ambito della programmazione regionale triennale e annuale di settore e nei limiti della disponibilità di bilancio, anche favorendo, ove possibile, il ricorso ai finanziamenti europei.
- Per il perseguimento degli obiettivi comuni, la Regione Lombardia e la Regione Ecclesiastica Lombardia, anche al fine di stimolare la partecipazione finanziaria all’iniziativa, promuovono altresì accordi e programmi congiunti con gli Organi periferici del Ministero della Cultura nonché con Province, Comuni ed eventualmente altri soggetti, pubblici o privati.
ART. 3
- E’ compito del Vescovo diocesano, direttamente o tramite un suo Delegato raccogliere in Diocesi e presentare al Referente di cui all’art. 4, previa valutazione di congruità e priorità, nel rispetto delle procedure canonico-amministrative particolari, le richieste di intervento e di finanziamento dirette alla Regione Lombardia, concernenti beni culturali di interesse religioso di proprietà di Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti operanti nella Regione Ecclesiastica Lombardia, di enti pubblici e di persone giuridiche private senza fine di lucro. Quando si tratta di interventi di restauro e di conservazione essi riguarderanno progetti già presentati alla competente
- Gli istituti di vita consacrata, le società di vita apostolica e le loro articolazioni, a livello non inferiore alla provincia religiosa o governate da un Superiore Maggiore, fanno anch’ essi riferimento, circa gli interventi relativi ai beni culturali ad essi appartenenti, al Vescovo diocesano territorialmente competente.
ART. 4
- Si struttura un canale di dialogo e collaborazione tra Regione Lombardia e Regione Ecclesiastica Lombardia che vedrà la consultazione degli Enti ecclesiastici nell’affrontare i terni che riguardano lo sviluppo del patrimonio culturale religioso, anche finalizzato a rendere conoscibili e accessibili, ai soggetti legati alla gestione e valorizzazione di un bene culturale di interesse religioso, le varie forme di sostegno al patrimonio di che trattasi.
- Ai predetti fini, e per assicurare piena attuazione ai contenuti del Protocollo di Intesa, è istituito, con la presente Intesa, un Tavolo Permanente di lavoro composto da un referente per Regione Lombardia e un Referente per Regione Ecclesiastica Lombardia, coadiuvati dai rispettivi collaboratori competenti per materia.
- Il Tavolo si riunisce, presso la sede regionale, con frequenza semestrale. In relazione a particolari esigenze, il Tavolo si riunisce su richiesta di una delle parti.
ART. 5
- Qualsiasi modifica alla presente Intesa avrà forma scritta a pena di nullità.
Milano, 28 gennaio 2022
REGIONE LOMBARDIA
Prof. STEFANO BRUNO GALLI Assessore Autonomia e Cultura
REGIONE ECCLESIASTICA LOMBARDIA
S.E. Mons. CORRADO SANGUINETI
Vescovo Delegato per i Beni Culturali
della Conferenza Episcopale Lombarda
e Vescovo di Pavia
22 Gennaio 2022